In Copertina Carolyn Smith

“La Domanda Dov'è Dio?

Ancora meno se si tratta della salute di un bambino! Le più vulnerabili tra queste (madri single, donne giovani o anziane, migranti, disoccupate, donne appartenenti ad una minoranza etnica o provenienti da un contesto rurale, o ancora vittime di violenza) sono quelle che subiscono le maggiori pressioni per accorrere in soccorso degli speculatori del debito. In un’ottica di modernizzazione, si raccomanda di valorizzare l’utilizzo della telemedicina all’interno degli istituti penitenziari, sottolineando come la stessa potrebbe da un lato ridurre il numero delle traduzioni ed i relativi costi, e, dall’altro, assicurare le prestazioni sanitarie in tempi più rapidi. Restituire effettività rieducativa alla fase dell’esecuzione penale non potrà, da un lato, non comportare fluconazole farmacia on line ordine un significativo potenziamento del gruppo di operatori dell’area socio-psico-pedagogica, sia in ambito penitenziario, sia nell’esecuzione penale esterna, dall’altro, non incidere sulla qualità della formazione, che deve essere capace di cogliere la specificità dei bisogni e di assicurare una sinergia delle diverse competenze con carattere di continuità. Oltre al saccheggio dell’occupazione femminile e alla distruzione dei redditi delle donne, la crisi del debito incoraggia anche la precarietà dell’occupazione femminile.

Ovunque, sotto l’effetto della crisi del debito cresce il tasso di disoccupazione femminile. Nel 2015, non meno del 16% di loro viveva sotto la soglia di povertà nell’Unione europea 5. Quello delle pensionate diventa inesorabilmente uno dei gruppi più esposti al rischio povertà. 10. Invecchiamento: le donne più anziane, soprattutto casalinghe, possono percepire minori pensioni e sussidi, vivere in condizione di povertà e avere un minor accesso alle cure sanitarie e ai servizi sociali rispetto ai loro coetanei uomini, oltre ad essere anche più vulnerabili ad abusi e violenze. Privatizzazioni, liberalizzazioni, restrizioni di medroxyprogesterone 10mg senza ricetta bilancio nell’agenda delle politiche neoliberiste giustificate dal debito tagliano i diritti sociali delle donne, ne accrescono la povertà, consolidano e aggravano le disuguaglianze di genere, minano le conquiste femministe. Ovunque, esse impongono le peggiori regressioni sociali alle popolazioni più vulnerabili e più povere, e conseguentemente principalmente alle donne. Ovunque, anche nella nostra città, sono nate spontanee iniziative di sostegno e raccolta fondi in favore delle popolazioni terremotate.

Verranno anche somministrati test di autovalutazione per disturbi d’ansia e dell’umore e rischio depressivo, disturbi del sonno, regolazione delle emozioni nei cicli vitali della donna. In oltre 120 ospedali, fra cui l’Aoup, verranno offerte visite gratuite e incontri per le donne che soffrono di disturbi psichici, neurologici e del comportamento ma anche per offrire supporto psicologico e non solo alle pazienti colpite da patologia mammaria e ai loro familiari. 1 Nei paesi del Sud, molte donne perdono il lavoro a seguito dei massicci licenziamenti imposti nel servizio pubblico dalle istituzioni finanziarie internazionali (IFI) ma non solo… Le leggi di tutela vengono introdotte in Gran Bretagna solo verso gli inizi degli anni quaranta dello scorso secolo. Gli incontri che abbiamo organizzato hanno l’obiettivo di costruire con le utenti un rapporto di fiducia e condivisione così che possano sentire il medico ostetrico ginecologo vicino in ogni momento della loro vita. Gli stessi meccanismi derivanti da una stessa ideologia neoliberale sono all’opera ovunque.

Le più anziane non sono risparmiate da queste politiche, anzi. Le misure macroeconomiche ad esso associate sono sessualmente definite sia nelle caratteristiche che nei loro effetti. Al 31 dicembre 2015 erano 2.107 le donne presenti nelle carceri italiane, pari a quasi circa il 4% del totale dei detenuti. Dopo la tappa di Cagliari, con tre cliniche mobili presenti in Corso Vittorio Emanuele II (una di prevenzione senologica per la diagnosi precoce dei tumori del seno, una per facilitare la diagnosi precoce dei tumori ginecologici e la terza per la prevenzione primaria delle principali patologie oncologiche), la carovana si sposterà il 23 e il 24 novembre a Olbia, in Piazza Elena di Gallura. Si tratta di un’iniziativa a beneficio anche dei familiari della paziente che condividono la diagnosi di tumore al seno perché inevitabilmente investe tutto il nucleo delle sue relazioni e le modifica profondamente. Siamo noi che instauriamo una relazione con il prodotto nel bene o nel male e, qualsiasi sia la modalità, è un modo per capire di più di noi stesse e di noi stessi e un’occasione di presa di coscienza anche del proprio stare in relazione. A dirsi preoccupato è anche il ministro della salute Pusat Galen perché la paura del carcere potrebbe costringere le donne ad abortire in maniera illegale e quindi non sicura per la loro salute.

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